Litha, ovvero il Solstizio d’Estate, cade, solitamente, il 21 giugno.

Secondo questa data astronomica si entra, appunto, nei tre mesi estivi. È considerata la festa più importante dell’Europa Meridionale e non solo, visto che viene celebrata anche tra gli arabi e i berberi del Nord Africa (sotto altri nomi ovviamente).

Questa festa, come il Beltane celtico, si contraddistingue proprio per i fuochi che vengono accesi, ma in realtà è una festa dal duplice volto, in quanto, è una festa gioiosa perché il 21 giugno è il giorno in cui le ore di luce raggiungono il loro apice, ma è anche considerata una festa dell’Acqua perché dal giorno seguente, le ore di luce inizieranno a decrescere sempre più, proprio perché viene inaugurata la metà calante dell’anno.

Questo sabba, infatti, nel suo aspetto meno conosciuto, se non da quelle persone che sono ad un livello avanzato del proprio percorso spirituale, è una festa che prepara gli animi all’introspezione che arriverà inevitabilmente verso il mese di settembre e che fa riflettere sulla ciclicità del tempo, sulla gioia che poi andrà a cedere il passo al lavoro interiore e quindi alle ombre e all’inevitabilità del fato.

Origini di Litha nell’Europa Meridionale

Le origini di Litha vanno ricercate nell’Europa Meridionale, stavolta.

Gli Antichi pagani dell’Europa del Sud solevano festeggiare Litha proprio come i Celti celebravano Beltane, infatti, nel periodo intorno al 20 giugno si organizzavano dei falò e venivano saltati i fuochi per propiziare amore, raccolti, fertilità del bestiame, ed era una festa che si teneva in onore degli Dei Solari.

Ecco alcune usanze che  sono rimaste fino ai giorni nostri:

  • far rotolare delle ruote di grano infuocato in onore degli Dei
  • guardare il fuoco dei falò attraverso mazzi di fiori per aumentato le abilità di chiaroveggenza
  • gli uomini che si strofinavano in testa le ceneri rimanenti dai falò avrebbero tenuto lontana la calvizie
  • secondo antiche tradizioni italiche, le donne con problemi a concepire, dovevano camminare nell’orto nude e se avessero trovato dell’iperico, pianta legata al sole, che cresceva spontaneamente nell’orto sarebbero rimaste incinta.
  • secondo usanze più recenti di magia popolare italica invece, le donne che vogliono avere figli possono cavalcare simbolicamente dei manici di scopa (che simboleggiano il fallo maschile) in giro per i campi.

Una parentesi Celtica

Litha, dunque, come abbiamo appena visto è principalmente una festa del Sud Europea, in quanto gli antichi Celti non la celebravano perché per essi era Beltane la festa dell’Estate.

Con l’occupazione cristiana dell’Europa molte usanze pagane furono inglobate dal cristianesimo e spacciate per proprie, così come al Solstizio d’Estate si fece corrispondere la festa di San Giovanni, a cui vennero dati gli attributi delle divinità solari, mantenendo la tradizione di fare falò (ma anche tradizioni più falliche e poco cristiane vennero mantenute a livello popolare?).

Tenendo a mente questo, si ritiene che dopo la venuta di San Patrizio, non a caso chiamato dagli pagani irlandesi “Paddy l’usurpatore“, la cultura cristiana spostò la festa di Beltane in Irlanda al giorno di San Giovanni (il 24 giugno). In quanto, secondo loro, essendo una festa in cui venivano saltati i falò chi venerava gli Antichi Dei non avrebbe colto la differenza. Per rafforzare tale sovrapposizione decisero anche di ribattezzare la festività con il nome di Beltane, per indicare il Solstizio d’Estate, errore che si diffuse anche in altre parti d’Europa .

Il problema fu che Beltane in gaelico significa “maggio” e quindi furono tratti in inganno solo coloro che non erano di madrelingua gaelica, tra cui lo stesso San Patrizio, la cui trovata di chiamare Beltane il Solstizio d’Estate non si rivelò così geniale come aveva pensato.

Ovviamente, grazie alla cultura e alle menti che iniziano ad aprirsi alla verità, nessuno chiama più Beltane il Solstizio d’Estate, anche se a causa di questo pastrocchio, spesso alcune persone fanno ancora confusione nelle usanze di celebrazione sovrapponendo usanze celtiche a quelle dell’europa meridionale.

Litha: consigli per una celebrazione Italica

Ora che avete chiara tutta la situazione, se volete celebrare questa festa anche voi, Leggini e Leggine, vi consiglio di invocare divinità solari ITALICHE (come Apollo) equilibrandolo con divinità femminili luminose (Minerva e Venere ad esempio).

Accendete dei piccoli fuochi simbolici, anche con candele tealight, da saltare esprimendo qualche desiderio relativo a crescita, fertilità e abbondanza e offrendo incensi agli Dei che avete chiamato (Apollo adora l’alloro e la mirra mentre Minerva e Venere l’incenso alla Rosa).

E ricordatevi di pensare anche al fatto che vi dovete preparare per andare incontro alla metà calante dell’anno, quindi meditate parecchio e fate lavori introspettivi, in modo da prepararvi ad affrontare al meglio i mesi che verrano.

Non ci resta che augurati Felice Litha e felice Solstizio d’Estate!

Questo articolo è in collaborazione e a cura di Elena, la nostra esperta di cultura celtica e norrena, se desideri una Lettura di Rune o Ogham puoi contattarla a elena.scuderi93@gmail.com