Eccoci con il nostro consueto appuntamento mensile, dove canalizziamo e intervistiamo una Divinità, sottoponendola a diverse domande. Se vuoi poi trovare le Interviste precedenti raccolte in un ebook del prezzo di un caffè che trovi qui

Questo mese il nostro ospite è stato Oghma, il Dio Irlandese creatore degli Ogham, ovvero l’alfabeto Celtico degli Alberi, di cui abbiamo parlato ampiamente QUI

Oghma è stato acuto, gentile, simpatico e divertente, un gran Maestro, ecco cosa ci ha risposto:

Domanda: Ciao, ti posso intervistare per Leggi della Magia?

Risposta: Sì, sì, vai pure! 

1- D: Perché hai mandato gli Ogham sulla Terra?

R: Per dare un aiuto. Attraverso gli Ogham vi ho permesso di leggere la natura e quello che vi voleva comunicare. Vi ho mandato un linguaggio sacro, evoluto e semplice per chi lo inizia a capire. Per altre persone resteranno sempre segreti, ma è il loro scopo: chi io voglio che capisca gli si apre la saggezza, chi io non voglio e non reputo degno non li leggerà mai.

2- D: Possono apprenderli tutti?

R: No, soprattutto in era moderna, perché lo scollegamento con la natura ha fatto perdere parte del linguaggio: solo le persone con la matrice Fae possono avere un accesso diretto e alcune anime che nelle vite passate avevano ricevuto da noi questo dono. Solo poche anime incarnate possono.

3- D: Perché hai preferito fare il Dio della Saggezza e dell’Eloquenza invece di continuare ad essere un Dio Guerriero?

R: Perché tutti facevano i Guerrieri e serviva un Maestro e poi per una questione di equilibrio: non serviva un altro guerriero ma serviva un maestro: mio fratello Nuada combatteva e io ho fatto il Maestro, così siamo in equilibrio tra noi, poi serviva un Maestro e io sono il migliore!

 4- D: Su quanti livelli agiscono gli Ogham?

R: Su molti livelli. Per farvela semplice, sul piano fisico quando devono comunicare come un linguaggio e quando usano un elemento naturale in cui sono incisi per portare quel messaggio. Poi sono porte di accesso, portano ad un altro livello, più meditativo e contemplativo. Quindi sicuramente agiscono su tre livelli: per le anime elevate poi, possono portare a comunicare con noi della settima dimensione. Sono portali oltre che strumenti divinatori. In tempi di necessità possono pure fungere da semplice linguaggio: un linguaggio segreto tra iniziati, che è incomprensibile agli altri. In tempi di apertura possono portare alla connessione col divino.

5-D: Gli Ogham possono aiutare a scoprire lo scopo della vita?

R: Sì, ovviamente, tra le molte informazioni che gli Ogham danno c’è pure lo Scopo della Vita. È strano vedere che gli umani non seguono il loro scopo, quando lo scopo della vita dovrebbe essere una cosa conosciuta da sempre. Quindi gli Ogham, se usati come io li ho mandati, dovrebbero accompagnare la persona dalla nascita per tutta la vita, quindi subito si dovrebbe conoscere cosa ci fate qua!

6-D: Quindi, una volta scoperto, possono aiutarci pure a perseguirlo?

R: Certo, se ci si fida della saggezza di questo strumento può guidarti ogni passo, il problema è perseguire durante il cammino, se non si accetta ciò che è necessario fare nella vita è inutile. Molte volte, non si persegue lo scopo non perché non si conosce, ma perché non lo si accetta, non si accoglie quello che si vuole fare perché c’è squilibrio tra i tre corpi: si creano aspettative, sogni e illusioni e quindi si sta in quella parte razionale e non si allineano i tre corpi, mentre se i tre corpi sono allineati è facile perseguirlo e gli Ogham guidano passo passo per compiere la propria missione.

7- D: Ci sono oggi tuoi Sacerdoti ancora in vita?

R: Sì, sono in vita, non tutti si dedicano agli Ogham, per molti poi le memorie sono addormentate e non so se riattiverò la loro memoria, perché non so se è il caso di diffondere lo strumento o se lasciarne le conoscenze solo ad alcuni. Alcuni sono svegli e vorrei che si ripartisse da loro per tramandare la conoscenza degli Ogham. Non so quindi se è il caso di riattivare le memorie di quelli addormentati e mandarli a braccio nel mondo o se usare i Sacerdoti consapevoli come diffusori della conoscenza, che deve essere fedele alla tradizione e non modernizzata. Vorrei tornare ad una discendenza e ad un lignaggio piuttosto che vedere qualcosa di eclettico perché gli Ogham sono uno strumento immutato ed ininterrotto nel tempo e non voglio che le persone ci arrivino per deduzione, deturpandolo dalla tradizione e andando a inserire in essi novità. Lo strumento deve rimanere come io l’ho mandato.

8- D: Hai avuto flirt amorosi con Dee del tuo pantheon o di altri pantheon?

R: Col mio pantheon sì: da noi vige un amore molto libero, noi conosciamo l’amore quindi ci conosciamo tutti! In più, degli altri pantheon, conosco tante Maestre (sorride).

9-D: Esistono Ogham su altri elementi naturali?

R: Esistono Ogham legati a ogni elemento naturale e a ogni creatura naturale. Il supporto può cambiare: ci sono Ogham dei quattro elementi, Ogham degli animali, degli uccelli, dei mammiferi, dei rettili. Ogni cosa naturale ha il suo Ogham. I più conosciuti sono quelli degli alberi.

10-D: Puoi dare un Ogham a chi legge?

R: Ruis ( il Sambuco) e Straif (il Prugnolo): il Primo è un invito a raggiungere la calma interiore per accedere ai misteri del cosmo e della natura e il Secondo è affinché facciate in modo di elevare la vostra conoscenza e diffonderla agli altri.

 D: Abbiamo finito, vuoi dare un ultimo consiglio ai lettori?

R: Conoscete gli Ogham, esplorateli, provate a farvi fare una lettura, provate a capire se siete delle persone che dovranno risvegliare questa memoria  e non restateci male se capirete che non è il vostro strumento di divinazione, magari vi avvicinerà al vostro, ma esplorate gli strumenti di divinazione. Provate un’esperienza con una lettura e provate a vedere come questo strumento può trasformare la vostra vita.

Anche questo mese l’intervista è finita. Appuntamento al prossimo mese. Scrivi nei commenti di quale divinità piacerebbe intervistare? 

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