Carissime Leggine e Leggini avete accolto bene la Primavera?

Avete fatto pulizia di ciò che non vi serve più sia sul piano fisico che sui piani mentale e spirituale?

Se non l’avete ancora fatto vi invitiamo a darvi una ripulita, perché questo mese sarete invitate a lavorare con delle creature un po’ particolari che non tollerano molto chi non taglia ciò che è inutile dalla sua vita, di chi parliamo?

Ma delle Fate ovviamente!

Un doverosa introduzione: sfatiamo falsi miti

Tanto per cominciare è necessario sfatare alcune credenze completamente errate che le riguardano, anche a causa di Walt Disney e di autori e autrici new age, che le rappresentano come piccoli esseri alati, amanti dei fiori, come se fossero delle farfalline troppo cresciute e che vanno in giro ad aiutare gli esseri umani o a fargli i dispetti, a seconda di come si svegliano la mattina, senza contare il fatto che sono state associate a ricchezza e abbondanza ed è stata data agli uomini la convinzione che se ci lavorano insieme possono portare denaro, niente di più sbagliato!

Questi esserini appena descritti non sono fate, ma spiritelli della natura, composti da due elementi, in genere l’aria è sempre presente e poi ne hanno un altro tra acqua, terra e fuoco e abitano la seconda dimensione.

Questi spiriti vivono tra i fiori, stanno alla larga dall’elettromagnetismo, perché non hanno tutti gli elementi corporei per contrastarlo, e, se incontrate, possono fare doni agli uomini, ma al massimo vi regaleranno una monetina, se siete fortunati, visto che è difficile che si separino dalle cose luccicanti, ma il più delle volte causano incidenti quali scottature, cadute accidentali e altre piccole cose, non perché siano cattive, ma perché si divertono, come i bambini quando fanno lo sgambetto agli amici per farli cadere e ridere, per capirci.

Quando si parla di Fate, il discorso è completamente diverso. Tanto per cominciare sono composte di tutti e cinque gli elementi (aria, acqua, fuoco, terra e etere, proprio come gli esseri umani) non sono piccole, ma molto più alte di un essere umano medio, sono sia di sesso maschile che di sesso femminile, e fisicamente non sono diverse dagli uomini, solo che hanno ali che possono far comparire e aprire a loro piacimento.

Vivono in sesta dimensione, quella abitata dagli Angeli e da varie creature mitologiche evolute, quali draghi e unicorni, quindi le possiamo considerare una sorta di Angeli del nord, questo perché la cultura angelica è più diffusa nei paesi dell’Europa Meridionale.

Dalla dimensione in cui abitano possiamo dedurre che sono spiriti quasi divini, molto più avanti nell’evoluzione rispetto ad un essere umano, e possono tranquillamente andare a comunicare con gli Dei in settima dimensione e ricevere ordini dalle loro Regine (a seconda della zona da cui provengono hanno regine diverse, ma sempre donne), così come possono visitare la nostra dimensione e dare aiuto agli uomini meritevoli, ma non ad attrarre abbondanza o ad entrare in comunione con la natura, bensì a tagliare ogni cosa superflua, a mantenerli costanti e presenti nel loro percorso spirituale, a renderli guerrieri in grado di affrontare ogni situazione senza paura. Se l’umano non è predisposto a cambiare e a combattere per sé stesso non sarà mai preso in considerazione da una fata.

Fatta questa doverosa introduzione, andiamo a conoscerle meglio.

Chi sono veramente le Fate?

Intanto partiamo dal nome italiano: Fata che deriva dal latino fatum, ovvero il Fato. Il termine fata (che sarebbe fatum al plurale) era utilizzato per indicare le tre parche, quindi le signore che dominavano il destino degli uomini, ed è quello che sono veramente le fate.

Queste figure fanno parte del folklore del nord Europa, da lì si sono diffuse varie credenze, fino ad arrivare a storpiarle e snaturarle, rendendole spiritelli protagonisti delle fiabe dei bambini.

Nel nord Europa, tuttavia, ancora oggi si riveriscono per quello che sono e si temono.

La Dea Freya, di cui abbiamo parlato lo scorso mese, è una Regina delle Fate scandinave e islandesi, le quali la aiutano a raccogliere le anime dei Guerrieri morti valorosamente in modo che possano essere trasportate nel suo palazzo a ricevere gli onori che meritano, ignorando i vili.

In Irlanda e nella Gran Bretagna, invece, fanno capo alla Regina Maeve, di cui parleremo approfonditamente nei mesi seguenti, che passa le sue giornate infinite ad addestrare le nuove leve fatate e a potenziare la forza di quelle che già la servono. Quindi, le fate sono delle vere e proprie guerriere.

Secondo la mitologia celtica, ad Aprile le fate, che in Irlanda e Gran Bretagna prendono il nome di Sidhe, uscivano fuori dalla loro dimensione e venivano in questa, a godersi il clima che iniziava ad essere più tiepido rispetto all’inverno.

Nel frattempo andavano a ricercare anime di bambini potenzialmente adeguate a sviluppare lo spirito guerriero in modo da prenderli con loro e consegnarli a Maeve per iniziare il loro addestramento. Di solito scambiavano il bambino con qualche spirito non degno di poter occupare una dimensione perfetta e prendere ordini da una Dea, difatti, i genitori, vedevano improvvisamente i loro figli diversi, con difetti fisici che prima non avevano e capivano che il figlio vero era stato preso. Per questo sono temute e riverite, chi vorrebbe trovarsi in quelle situazioni?

Al giorno d’oggi, le schiere fatate sono piuttosto piene, dunque, non ci sono più scambi di bambini ma le fate vengono comunque chiamate come guide e maestre da coloro che hanno intenzione di mettersi in gioco e di evolversi, tagliando tutto ciò che deve essere tagliato in modo da fare spazio alla nuova consapevolezza da loro donata.

Allora per questo mese siete invitati a mettervi in gioco anche voi, se vorrete. Se avete tagliato il superfluo e avete fatto le pulizie di primavera interiori ed esteriori, evocate le fate di Maeve o quelle di Freya e chiedete:

  • la consapevolezza sul vostro cammino,
  • la forza di portare avanti un progetto a lungo termine,
  • il coraggio di correre rischi abbandonando certezze per acquisire qualcosa di più grande.

Vi lasciamo ai consigli runoghamici in modo di armonizzarvi con quanto detto finora.

Consigli Runoghamici per Aprile 2019

Si parla di fate e quindi è normale che esce l’Ogham HUATH, ovvero, l’Ogham che rappresenta il Biancospino, pianta sacra alle fate e alla Regina Maeve, associata a pulizia, protezione e difesa. Sapevate che alcune varietà di Biancospino, se tagliate, emettono odore di cadavere e venivano usati per tenere lontana la morte dalla propria dimora? Anticamente si legavano le sue spine con un nastro rosso per propiziarsi le fate affinché proteggessero le abitazioni e le persone della famiglia.

Il messaggio per voi è che dovete capire che non ha importanza quanto possa apparire spinoso un problema che state affrontando, potete usare la vostra forza spirituale affinché vi protegga e vi guidi. Potreste anche avere qualcuno che ha bisogno che voi gli doniate la vostra forza e il vostro consiglio per aiutarlo a risolvere un problema. Adesso che sapete queste cose per voi è facile essere di aiuto.

E poi, dal mondo norreno, le fate di Freya mandano la Runa Algiz a confermare ciò che vi hanno già detto con l’Ogham: ormai sapete che con la vostra forza spirituale potete affrontare tutto, correte rischi, trovate la forza di realizzare il vostro sogno e il vostro scopo della vita, siete guidati e protetti, sia grazie al vostro potere interiore che grazie alle vostre guide, anche se non le vedete e anche se a volte vi sembra di essere soli perché non le sentite, ma in realtà, vi stanno lasciando l’autonomia in modo che possiate capire che il potere lo avete già da soli.

Al prossimo mese, Leggine e Leggini!

Intanto se volete leggere altri consigli celtici e norreni vai qui oppure se volete cercare lo scopo della vostra vita andate qui