I Quattro Altari, I Quattro Elementi e una via iniziatica: La via all’Ayahuasca.

Se ne sente parlare molto in questi tempi, molte persone hanno provato questa esperienza, altre la vorrebbero fare ma sono spaventate.

Prima di tutto è bene informarsi e capire in cosa consiste l’esperienza dell’ Ayahuasca.

Alonso del Rio, autore del libro I Quattro Altari si dedica allo studio delle piante sacre da oltre 40 anni ed è stato uno dei primi “non-indigeni” ad utilizzare le piante sacre come strumento di sviluppo della consapevolezza e di evoluzione spirituale. E dopo aver 13 anni passati nella foresta amazzonica peruviana ha ricevuto gli insegnamenti come curandero.

Oggi attraversi il suo libro ti conduce al cospetto dei Quattro Altari.

Ogni altare è collegato a un’area specifica del tuo essere:

  • il primo è quello della Terra, dove si incontra la tematica dell’umiltà e ci si deve confrontare con il tema della paura;
  • il secondo altare è quello dell’Acqua, che comprende la dimensione delle emozioni e la cui ombra è il senso di colpa;
  • il terzo altare è quello del Fuoco, l’elemento centrale è l’intelletto e il suo corrispettivo in negativo è l’orgoglio;
  • il quarto altare è quello dell’Aria in cui si incontra la qualità dell’amore.

I Quattro Altari sono uno strumento miracoloso

I Quattro Altari è un percorso che permette sia gli uomini che alle donne moderne di raggiungere la loro piena consapevolezza e manifestare l’Amore.

Infatti l’essere umano possiede qualcosa che somiglia a due sistemi operativi o a due circuiti di energia. Il primo è la Mente, che fa parte dell’evoluzione meccanica e che è composta dal nostro corpo, dalle emozioni e dall’intelletto. Il secondo è la Consapevolezza (a volte chiamata “cuore”), che include la Mente, integrandola e completandola.

Ciò comporta solo due opzioni: vivere tutta la vita all’interno del circuito meccanico, inseguendo fino alla nausea il piacere che ci procurano il denaro, il sesso o il potere. Oppure decidere di vedere se esiste un’altra possibilità di vita.

Questo atto di volontà, questa scelta di voler sperimentare la consapevolezza è necessaria per accedere al secondo sistema operativo.

I Quattro Altari si prefigge lo scopo di armonizzare attraverso i Quattro elementi i due circuiti e ampliare la visione personale di ciascuno dall’essere focalizzato solo su un circuito a sperimentare anche l’altro.

Anche perché solo così si può accedere all’Amore.

Infatti il problema principale è che più viviamo identificandoci con alcune parti della nostra mente, più generiamo limiti alle nostre percezioni. Prima tra tutte l’Amore, quello che tutto trascende. Infatti spesso l’uomo pensa che la sua più grande conquista mentale sia la ragione, ma non è così anzi. Spesso la ragione diventa un limite di accesso all’Amore.

La ragione è una mano premuta sul petto a placare il battito del nostro cuore disordinato. Così scriveva Nicolás Gómez Dávila, il filosofo e scrittore colombiano. Quando I Quattro Altari ci danno accesso all’infinito amore nulla è irraggiungibile.