Leggine e Leggini, eccoci con il nostro appuntamento mensile in cui canalizziamo e intervistiamo una Divinità a cui poniamo le domande più belle che ci avete fatto.

Questo mese la nostra ospite è stata la Grande Dea The Morrigan, che ci ha gentilmente concesso le sue sagge risposte, a cui siete invitati a prestare molta attenzione.

Vediamo cosa ci ha detto:

Domanda: Ciao, Signora, ti va di essere intervistata per Leggi della Magia?

Risposta: Sì, procedi.

1-D: Potresti chiarire i concetti di Morte nella Vita e di Vita nella Morte?

R: Gli umani devono fare uno sforzo a capire che vita e morte sono un unico istante. Per loro non ci può essere l’uno senza l’altro e il fatto che abbiano paura della morte non gli fa onorare la vita, per questo sono schizofrenici. Quando hanno smesso di onorare la morte hanno smesso pure di onorare la vita, non si può vivere a metà. Hanno perso la completezza e sono incompleti. La vita e la morte sono un grande mistero, ma quello che c’è da capire è che sono un’unica cosa, quando c’è vita non c’è morte e quando c’è morte non c’è vita. Il piano umano è limitato, se tu stai nel presente, vivendo la vita, starai onorando la vita e anche la morte, perché nel momento in cui la morte giungerà tu sarai pronta. Se pensi alla morte con paura già non la onori, e non va bene perché a noi non piacciono i codardi, e allo stesso tempo non onori la vita, perché stai pensando a quello che verrà e quindi non vivi la vita. Se tu sei vivo, sul piano materiale, non ci può essere la morte, se no eri morta!

2-D: Come si può imparare a renderti davvero onore?

R: A me?

D: Sì. A te personalmente!

R: Vi dovete impegnare molto… io sono esigente. Comunque, innanzitutto, vivendo con ardore, con coraggio. Vivendo senza temere nulla. Onorando ogni istante su tutti i livelli: fisico e interiore. Avendo il coraggio di guardarmi in faccia, semmai mi presenterò. Per onorarmi, l’animo deve diventare un nobile guerriero, senza codardia. I più grandi Guerrieri possono anche provare paura, perché se sono umani è normale avere paura di me, ma non per questo sono codardi o non sono onorevoli. Per onorare me non bisogna essere codardi, meschini. Non bisogna tirarsi indietro.

3-D: Come si può apprezzare il tuo immenso valore senza sprecarlo?

R: Innanzitutto provando a conoscermi nella mia completezza e non conoscendomi in modo superficiale, con quelle false e poche notizie che girano su di me. Chi mi onora, o prova ad onorarmi, inizia un percorso di discesa verso sé stesso, il vero viaggio dell’eroe interiore e affronta prove, e io gliene darò molte, ma se ce la farà saprò ricompensarlo dei più grandi tesori… SE ce la farà. Sicuramente mi divertirò a dargli le prove più difficili, così si forma meglio.

4-D: Come possono gli uomini occidentali sconfiggere il proprio ego?

R: L’ego è una piccola parte che l’uomo occidentale fa regnare. E infatti, siete governati e fate regnare piccoli uomini. Dovete imparare a fare il contrario, a far regnare la parte grande che c’è in voi. L’ego va integrato. L’ego grida, vi fa credere a ciò che vuole ma nei fatti è piccolo, ed è per questo che vi riempie di sciocchezze: per salvarsi. Quando lo avrete integrato sarà utile, perché sarà quella parte di voi che si occupa di una parte del piano materiale sul quale vivete: in realtà deve diventare una sorta di vostro segretario e non il vostro capo, non può gestire un impero l’ego.

5-D: Come si può eliminare la paura di conoscerti per vedere come sei realmente?

R: Già mi fa un po’ strano il fatto che chi abbia paura mi voglia conoscere. Sono due cose che non vanno d’accordo, perché io mi rivelo solo ai coraggiosi d’animo. Se hanno coraggio gli farò superare la paura, se mi vedono e gli prende un colpo, pazienza, si vede che non erano degni di conoscermi.

6-D: A quali prove sono sottoposti quelli che vogliono votarsi a te per diventare degni di servirti?

R: Innanzitutto si devono forgiare, devono allenare il corpo e rinforzarlo, devono saper combattere e anche se nel mondo moderno non tutti sanno combattere, il corpo deve avere una sua resistenza da Guerriero. Non devono avere paura, devono aver voglia di andare oltre le nebbie dell’apparenza, devono aver voglia di guardare quelli che sono i loro fantasmi interiori. Devono aver voglia di conoscere i misteri e devono trovare il proprio potere personale. Poi devono avere il coraggio di superare le prove che io gli darò. Gli darò minimo 7 prove e una volta passate quelle prove li testerò ancora e ancora e quando meno se lo aspetteranno, inizieranno ad avere la mia guida, a meno che io non decida che da subito il loro cuore è puro e decida di fare un’eccezione. Se il cuore di un guerriero è puro, io lo voglio, in caso contrario, se è comunque un abile guerriero, posso vedere di fargli fare delle prove e poi decidere, e comunque, decido arbitrariamente, in base a canoni che non voglio svelare.

7-D: Come riesci a stare in equilibrio con il tuo Consorte, che invece è un Dio della Vita?

R: Ah, è vero siamo in equilibrio! (Ride?). In realtà sul piano fisico predomino io. Vedi, noi Grandi Dei siamo visti come princìpi e i princìpi devono stare in perfetto equilibrio. Ma quando siamo tra noi, predomino io su di lui! (Ride?).

8-D: Come possiamo ricordare il grande mistero della Vita e della Morte così da non temere la morte e onorare la vita?

R: Gli umani non vivono, non sono mai nel presente e si dimenticano che il presente è un dono e che possono perdere questo dono in un attimo. Onorare la vita vuol dire viverla pienamente, non tirarsi mai indietro e dare sempre il proprio massimo. Così facendo si arriva con coraggio anche al momento finale. Sapete che potreste andar via da questa dimensione in modo cosciente? Il momento della morte è semplicemente il passaggio da una dimensione all’altra. In quel momento, potete arrivare senza paura e con coscienza a chiudere gli occhi. In quel momento, l’anima va via dal corpo, che si svuota, e l’anima torna alla prima dimensione. Un passaggio così consapevole permette un rientro, nella prossima vita, con altrettanta consapevolezza. A questo ci possono arrivare solo le persone che non hanno paura della morte, perché la maggior parte degli umani se ne va nel terrore: o attraverso un incidente o attraverso una malattia. Qualcuno più fortunato riesce ad addormentarsi e non svegliarsi, però, se c’è coscienza e consapevolezza nei momenti finali, allora il passaggio è perfetto. Per adesso, ci sono stati pochissimi umani moderni che sono riusciti a fare questo, e questi umani sono i miei prediletti.

9-D: Come possiamo tornare a vivere una vita che valga la pena di essere vissuta?

R: Onorando gli Dei sicuramente le vite umane assumerebbero più valore. Pure prendere esempio dagli Dei può portare a vivere vite degne.

10-D: Come possiamo trovare il coraggio di guardare in faccia le nostre paure più profonde così da temprarci e diventare più forti?

R: Create un altare! Io voglio che facciate magia dell’altare. E so anche che non sapete cosa vuol dire. Dovete creare la magia dell’altare con tre candele, una per ogni parte di me. Quindi voglio una candela nera, una rossa e una bianca e voglio che viviate questo altare. Voglio che questo altare sia vivo, voglio che questo altare sia la vostra trasformazione. Se iniziate a farvi troppe domande, già state sulla strada sbagliata, perché ho detto che dovete vivere quell’altare e non che pensiate all’altare. Dovete osservare ogni cambiamento che si verifica in esso, che sarà uno specchio della vostra trasformazione. La magia dell’altare è qualcosa di dimenticato, ma l’altare è il ponte tra i mondi. Se volete iniziare a vivere una vita degna di significato dovete tornare ad onorare gli Dei e per farlo dovrete passare dalla via dell’altare.

D: Abbiamo finito! Hai un ultimo consiglio da dare?

R: Un consiglio? Non ne ho dati già abbastanza gratuitamente? Fateci le offerte, ecco il consiglio. Ci piace ricevere oggetti.

E anche questo mese abbiamo concluso. Chissà a chi toccherà la prossima volta? Se vuoi leggere tutte le precedenti Interviste con gli Dei le trovi QUI