Nel precedente articolo abbiamo visto che cos’è la magia runica, in questo articolo invece vedremo alcune Pratiche magiche con le Rune che richiedono l’utilizzo della scrittura runica.

La scrittura runica procede da sinistra verso destra e si avvale dell’utilizzo di puntini:

: i tre punti indicano l’inizio e la fine dell’intero testo;

 

 

 

 

 

: i due punti indicano l’inizio e la fine di un periodo della frase;

 

 

 

: il punto rappresenta lo spazio tra le parole.

 

 

Pratiche magiche con le Rune: la Scrittura Runica

Come già detto nell’articolo precedente, utilizzare le Rune ai fini magici crea uno squilibrio nell’universo che dobbiamo ripristinare noi stessi, per evitare che si equilibri da solo creandoci effetti collaterali indesiderati. Attraverso la scrittura runica un modo semplice per mantenere lo scritto in equilibrio perfetto è inserire la Runa Algiz all’inizio e alla fine del testo ad indicare che stiamo proteggendo noi stessi, altre persone coinvolte e che non vogliamo nuocere a nessuno attraverso la magia.

Detto questo, adesso andiamo a vedere alcune Pratiche magiche con le Rune a livello pratico:

Preghiera e atto devozionale

Questa è una delle Pratiche magiche con le Rune più semplici. Può essere utilizzata anche da chi non conosce il significato archetipico delle Rune, perché basta semplicemente sapere convertire le lettere del nostro alfabeto nelle lettere corrispondenti dell’alfabeto runico, utilizzando i puntini nella maniera giusta, indicata sopra.

Solitamente questo metodo serve per fare una richiesta agli dei, avendo cura di scegliere la divinità giusta per ogni richiesta, dato che ognuno di loro ha un suo ambito di specializzazione e avendo cura di fare la richiesta a divinità del nord, che sanno leggere la scrittura runica, quindi è inutile utilizzare questo metodo con angeli, divinità egizie, greco/romane e via dicendo, perché non capiranno la richiesta, usatelo con divinità di pantheon nordici.

Facendo un esempio pratico, se ad esempio sentiamo il bisogno di essere più saggi, possiamo rivolgerci ad Odino, che è lo specialista nordico della saggezza e chiedergli di donarcela.

I primi tempi di questa pratica consiglio di scrivere prima nella vostra lingua e poi convertire in runico, soprattutto se ancora avete bisogno di cercare le corrispondenze tra lettere dei due alfabeti, quindi possiamo chiedere questo, ad esempio:

“Grande Odino donami la saggezza”.

Adesso si passa a convertire ogni lettera nella corrispondente runa e il risultato è questo:

Come potete vedere non importa se si spezza la parola andando a capo perché la separazione tra parole è data dal puntino, e come dicevo prima, Algiz posto all’inizio e alla fine del testo fa sì che non si crei squilibrio.

Chiedere e richiedere agli Dei è una cosa che le persone fanno abitualmente e anche senza pensarci, anzi, spesso ci si rivolge alle divinità o ad altre entità superiori solo per fare richieste, ma quanti si soffermano poi a ringraziarli?

E quanti li chiamano solo per chiedergli come vanno le cose nei loro mondi senza richieste varie? La risposta è pochissime persone.

Per questo, questo tipo di magia, può essere utilizzato anche solo per rendere grazia senza chiedere nulla in cambio a queste entità che ci aiutano e ci guidano nella vita di tutti i giorni, soprattutto se siete persone che lavorano a stretto contatto col divino.

Per rendere semplicemente grazia agli Dei, possiamo ad esempio, creare e convertire una frase così:

“Lady Freya grazie per la tua presenza nella mia vita”, e tradotta runicamente abbiamo questo risultato:

Semplicemente un grazie che gli Dei apprezzano moltissimo, perché si riconosce il valore che hanno nella nostra vita, le regole per la scrittura sono le medesime del primo scritto, solo che qui non stiamo chiedendo nulla.

Questi tipi di scrittura, dovrebbero essere scritti su carta pergamena usando un pennarello rosso, per ricordare che i vichinghi anticamente li scrivevano con il loro sangue su rotoli di pergamena, ma funzionano comunque anche senza scendere nel macabro. Dopodiché vanno bruciati in modo che il fumo li porti in alto agli Dei.

Non è raro trovare anche chi li scrive sul legno, sempre utilizzando il colore rosso, creando una sorta di talismano che poi andrà smaltito quando il desiderio verrà esaudito.

Il Galdr

Il Galdr, come abbiamo visto nel precedente articolo sulla Magia Runica, è un’altra delle pratiche magiche con le Rune a cui prestare attenzione. Qui entrano in gioco i significati archetipici delle rune, quindi evitatela se prima non avete studiato ogni runa alla perfezione con tutte le sue sfumature, perché basta un errore per creare effetti totalmente inaspettati.

In questo articolo vi mostrerò un esempio di una tecnica del Galdr utilizzando sempre la scrittura runica, mentre nel prossimo articolo vedremo la tecnica del Galdr che serve per creare talismani runici.

In questo caso partiamo dalla pratica, facendo un esempio di magia tanto amata dalle fanciulle: come trovare l’amore.

Pratiche magiche con le Rune: Come trovare l’Amore

Un tipo di scritto runico per compiere magia per trovare l’amore è questo:

Come potete vedere, Algiz viene sempre posta all’inizio e alla fine del testo per riequilibrare l’universo e per far sì che la nostra magia non faccia male a nessuno compresi noi stessi.

In questo caso ogni runa è separata dall’altra dal puntino, perché qui non abbiamo parole ma prendiamo in considerazione il significato stesso della runa e quindi ognuna rappresenta un’entità diversa.

Abbiamo iniziato con Berkana, perché in questo caso è una donna che vuole trovare l’amore. Successivamente ho inserito Gebo e Mannaz perché la prima rappresenta il dono reciproco e la parità che dovrebbe esserci in una coppia che funziona e la seconda ad indicare la cooperazione tra i due individui anche a livelli superiori più trascendentali. Queste sono seguite da Tyr che rappresenta l’uomo, quindi tra i due devono esserci queste caratteristiche (ovviamente si può fare anche con due Berkana o due Tyr in caso di omosessualità). Poi ho messo Fehu, perché non indica solo la ricchezza ma la runa rappresenta sia la dea Freya che il Dio Freyr, che oltre ad essere fratello e sorella e amanti, anticamente venivano visti come un’entità unica che aveva in sé sia il maschile che il femminile, e quindi l’ho posta per indicare appunto quest’unione. Per finire ho messo Dagaz che è una runa che porta felicità alla coppia.

La posizione è importantissima in questo tipo di magia, perché, ad esempio, se avessimo messo Fehu prima di Berkana, avremmo causato una gravidanza alla signora invece di trovarle l’amore. 

Oppure se avessimo messo Gebo o Mannaz dopo Tyr, l’uomo della nostra signorina sarebbe si arrivato, ma le avrebbe dedicato scarsissime attenzioni trovando di meglio da fare con altri amici, piuttosto che passare il tempo con lei. Per questi motivi è importante conoscere a fondo ogni runa e studiarle per non causare danni. Tanto che anche coloro che le studiano approfonditamente utilizzano questo tipo di magia solo con 3 rune, o al massimo 4 se sono molto esperti. Io ne ho volute usare di più per spiegare bene poi cosa succede se si sbaglia.

Questo tipo di scrittura è più comune usarla sul legno invece che sulla pergamena (ma funziona lo stesso anche con la pergamena, come quella che abbiamo visto all’inizio), di solito la scrittura viene fatta comunque su bacchette di legno che vengono conservate come talismani finché il desiderio non si realizza e successivamente vengono smaltite.

Se invece si usa la pergamena, in questo caso vanno tenute e bruciate solo dopo che si sono realizzate.

E con questa abbiamo terminato di illustrare alcune Pratiche magiche con le Rune. Nel prossimo articolo ci occuperemo ancora di Magia Runica ma sonderemo ancora un altro aspetto.

Se ti sei perso i precedenti articoli del Ciclo delle Rune li trovi tutti qui