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La verità sulle Rune Celtiche

Quando un Runologo sente pronunciare il nome di Rune Celtiche non può che provare compassione per chi lo pronuncia, eppure, molti sedicenti studiosi che vivono nell’ignoranza, pensando di essere nel giusto, continuano a chiamarle così, perpetrando una conoscenza totalmente sbagliata, che purtroppo viene presa per buona da chi ne sa ancora meno di loro e da chi è all’inizio dei suoi studi runici che purtroppo non ha un vero Maestro a guidarlo.

Questo articolo si rende necessario per chiarire al meglio questo concetto e perché sia sbagliato chiamare le Rune “celtiche”.

Come ho già spiegato negli molti articoli dedicati alle Rune che puoi trovare qui e nell’ebook Rune. Il Linguaggio Segreto degli Dei, le Rune, sebbene abbiano origini avvolte nel mistero, si ritengono nate in Germania o in Svezia e si ritiene che da lì si diffusero in tutta Europa, compresi i popoli celtici, quando i Sassoni iniziarono le loro invasioni.

L’alfabeto Runico originario, il Futhark, composto di 3 Aettir di 8 rune ciascuno, fu utilizzato dai popoli Norreni fino al 1600 come alfabeto alternativo, ed è totalmente errato considerarlo un alfabeto celtico, ma le Rune sono un alfabeto norreno o Germanico adottato anche tra i celti, ma non nato presso essi.

L’alfabeto magico usato dai celti era l’alfabeto Oghamico, di cui abbiamo parlato negli articoli dedicati agli Ogham, trovi tutto il Ciclo degli Ogham qui.

In seguito alle invasioni dei Sassoni in Gran Bretagna, avvenute intorno al V secolo della nostra era, l’alfabeto Runico iniziò a diffondersi presso le tribù celtiche della Gran Bretagna, in particolare presso le poche tribù del sud che erano state conquistate in precedenza dall’Impero romano, mentre rimase poco diffuso in Irlanda, dove i Sassoni furono sempre respinti e i romani non riuscirono ad arrivare e nelle tribù dell’ovest e del Nord della Gran Bretagna, che a loro volta non furono mai toccate nemmeno da Roma, quindi lì rimase l’alfabeto Oghamico come alfabeto magico puro e ufficiale e veramente “celtico”.

L’alfabeto Runico diffusosi in Gran Bretagna, comunque, subì delle variazioni, com’è inevitabile quando più culture si iniziano a fondere e la sintesi fu l’alfabeto Runico Anglosassone, quindi, il Futhark Anglosassone (che viene chiamato più correttamente Futhorc) è il nome corretto che andrebbe dato alle erroneamente dette Rune Celtiche, mentre il classico Futhark Germanico non dovrebbe nemmeno essere definito celtico o Anglosassone, essendo nato presso le tribù norrene.

Se vuoi saperne di più delle Rune Anglosassoni puoi leggere questo articolo specifico che gli abbiamo dedicato, lo trovi qui 

Speriamo davvero di aver fatto chiarezza su questo comunissimo errore, che però per gli studiosi di Rune è da considerarsi molto grave. Le Rune Celtiche non esistono e ora sapete anche voi perché!!

«Io so che pendetti dall’albero spazzato dal vento
Per nove notti intere,
dalla lancia ferito e sacrificato a Odino,
io stesso a me stesso,
su quell’albero che nessuno sa
da quali radici cresca.

Pane nessuno mi diede né corno per bere,
in basso guardavo;
raccolsi le rune, urlando le presi,
poi caddi di lassù.»

Carme di Odino, Edda Poetica
A te la profonda pace dello scorrere dell’onda. A te la profonda pace del flusso dell’aria. A te la profonda pace della terra silenziosa. A te la profonda pace delle stelle lucenti. A te la profonda pace del Figlio della pace…tamisuq
Antica Benedizione Celtica