Carissime Leggine e Leggini, spero che abbiate seguito i consigli Celtici di Novembre e abbiate fatto pulizia dei semi marci, perché in caso contrario questo mese vi sarà più difficile splendere.

Il mese di Dicembre è un periodo molto particolare, infatti il 21 ci sarà il Solstizio d’Inverno, giorno in cui la notte raggiungerà il suo culmine prima di iniziare a declinare.

Il Solstizio d’inverno rappresentava anche una vera e propria speranza per i popoli antichi che vivevano a stretto contatto con la Natura, perché nonostante indicasse l’arrivo dell’inverno e del gelo, rappresentava anche la rinascita del Sole, non è certo un caso che molte culture hanno fissato la nascita delle divinità solari intorno a questo giorno.

Dal Solstizio in poi, tutti sappiamo che le ore di luce iniziano ad aumentare giorno per giorno, sebbene in maniera inizialmente impercettibile, fino a raggiungere poi il culmine nel Solstizio d’Estate.

È facile capirne quindi l’importanza, soprattutto per i popoli nordici che già di per sé vivono pochissime ore di luce al giorno durante l’inverno, molto meno di quelle che viviamo noi.

Provate ad immaginate anticamente in che condizioni si trovavano le tribù norrene, che durante l’inverno si riunivano intorno ad un fuoco comune e non potevano fare altro che attendere il trascorrere del tempo, in quanto i ghiacci non gli permettevano di cacciare e la terra non dava nulla.

Si consumavano le provviste raccolte durante i mesi estivi e si attendeva, molti non riuscivano a superare l’inverno come potrete immaginare, ma la speranza della fine del buio rimaneva, e alla fine, solo quelli veramente forti sopravvivevano, in una selezione naturale spietata.

Cosa potete capire da questo?

Ai giorni nostri non si rischia così tanto durante l’inverno, anche se alcuni tendono ad incupirsi o a deprimersi e altri invece si consolano pensando alle festività natalizie, ma ciò che bisognerebbe veramente fare questo mese è risplendere.

Splendere come il Sole che sta per nascere, portare speranza soprattutto a chi non tollera l’inverno.

Sii il Sole sia per te stesso che per gli altri. Potreste diventare un esempio aiutando gli animali che nei mesi invernali rischiano di morire di fame, non trovando molto cibo, o potreste aiutare i senzatetto o le associazione che se ne occupa, basta pochissimo per brillare e per essere Luce anche nel buio più nero.

A questo proposito, oggi vi racconto di un Dio che ha portato la Luce nelle profondità di Helheim, il Regno dei Morti, che si trova alle radici di Yggdrasil, l’Albero del Mondo.

Un pizzico di Mitologia Norrena: La Storia di Balder 

Balder è il figlio di Frigga e Odino, chiamato “Il Bello” perché la sua bellezza era ineguagliata dagli altri Dei e come potrete immaginare, era biondissimo e con gli occhi blu, proprio come tutti i più belli tra gli Dei norreni.

Era un guaritore, aveva ereditato la saggezza dai genitori, amava la natura e Odino gli aveva inciso delle Rune sulla lingua per renderlo il più eloquente tra gli Dei.

Era considerato dai norreni un Dio di Luce e Gioia, in quanto la sua presenza bastava a scacciare le tenebre e con una sua parola riusciva a guarire qualunque cosa. Veniva visto come un Dio Innocente, che non ha mai provato malvagità e malizia, tuttavia ebbe una vita breve.

Un giorno, Balder si svegliò da un brutto incubo, in cui la Dea Hela, signora di Helheim, il Regno dei Morti senza gloria, (ti ricordi l’articolo sugli Dei Norreni?) gli annunciò che era prossimo alla morte.

Tale incubo si riproponeva ogni notte, finché non lo raccontò agli altri Dei. Ovviamente tutti rimasero perplessi, dato che uccidere un Dio è una cosa impossibile, ma nonostante ciò, Frigga e Odino si preoccuparono per lui e così Frigga andò in tutti i nove mondi e fece giurare a ogni creatura vivente, piante comprese, di non toccare mai Balder.

Così da quel momento in poi, qualunque cosa avesse provato a sfiorare il Dio gli sarebbe rimbalzata addosso. Tuttavia, Frigga dimenticò di far giurare la pianta del vischio (simbolo del natale per eccellenza) non prendendola in considerazione, dato che era piccola e innocua.

Fin qui tutto bene, gli Dei, si divertivano a giocare tirando qualsiasi materiale addosso a Balder e vedendo ogni cosa rimbalzare, solo che…. esiste Loki.

Loki andò dal Dio Hodhr, una Dio cieco, tendendogli un rametto di vischio (ovviamente) e invitandolo a colpire Balder, per giocare come tutti gli altri, senza ovviamente dire cosa fosse la pianta.

Il Dio eseguì e quando il rametto di vischio colpì Blader, questi cadde a terra morto, ritrovandosi dritto nel Regno di Hela.

Ovviamente Hela non era certo cieca, e vedendo quel Dio bellissimo lo invitò a regnare sui trapassati, nel suo Regno, insieme a lei. In realtà voleva anche restituirlo agli altri Dei, ma pose come condizione che ogni creatura dovesse piangerne la morte, se fosse successo, lo avrebbe resuscitato.

Tutte le creature esistenti piansero la fine del Dio, che era amatissimo da tutti per il suo cuore puro, ma qualcuno non pianse. Indovinate chi era….. Loki, ovviamente!

E così, visto che non furono tutti a piangerlo, Hela non lo resuscitò.

A Balder comunque non dispiacque la sua nuova vita, infatti, mantenendo la sua purezza d’animo e di cuore, divenne il faro per i trapassati, nel grigio regno di Helheim.

E quindi Leggine brillate anche voi, sempre. Più brillerete voi e più illuminerete chi vi sta intorno, come fa Balder con nel buoi regno dei defunti.

La Saggezza delle Rune per vivere Dicembre al meglio

Per aiutarvi ad affrontare al meglio il mese di Dicembre ho estratto tre Rune per voi:

1- Algiz

Uscita come prima Runa vi invita a tendere verso l’assoluto. Chiamateli Dei, Angeli, Maestri o chi desiderate, comunque approfittate di questo mese per rinforzare il vostro rapporto con le vostre Guide disincarnate e celebrate il solstizio con le persone che amate, soprattutto se le vedete poco.

Se avete liti o tensioni in famiglia approfittate del periodo per risolverle, avrete la guida divina che vi aiuterà a trovare il modo giusto e le parole giuste.

2- Jera

Facendo questo, raccoglierete così  i frutti di ciò che avete seminato, come ci dice Jera, la seconda Runa. Avere equilibrio familiare porterà grande armonia.

Per farlo dovrete abbandonare il passato, ripulirvi da ogni negatività ereditata ed evitare di scaricare la vostra sofferenza e il vostro malessere sulla vostra famiglia. Il consiglio è quello di tendere alla risoluzione dei vostri problemi familiari, e quando ci si riunisce per le feste è il momento migliore.

3- Inguz

L’ultima Runa, Inguz, vi dice che ripulendo quindi questo karma familiare, approfittando delle feste, potrete scoprire la vostra vera essenza e ad essere più comprensivi verso gli altri, perché capirete meglio i loro punti di vista, anche se differenti dai vostri.

Spero che questi consigli vi siano utili, cercate di metterli in pratica e ricordatevi di splendere con il Sole che rinasce!

Al prossimo mese con nuovi e meravigliosi Consigli Celtici e/o Norreni.